La bonifica e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto sono operazioni estremamente delicate che possono essere svolte solamente da imprese iscritte allo speciale albo nazionale dei gestori ambientali.
Le metodologie variano in funzione del tipo di sanificazione che si vuole applicare ed in funzione del tipo di manufatto.
I tempi di intervento, di conseguenza, variano da qualche ora a diverse settimane o mesi.
La bonifica può avvenire:
Ognuno dei metodi sopra descritti comporta specifiche tecniche di intervento.
La più complessa è sicuramente la rimozione di materiali in matrice friabile.
Tutte le operazioni sopra indicate debbono essere autorizzate dalla ASL competente per territorio alla quale l’impresa abilitata deve presentare un progetto di intervento (Piano di Lavoro) che deve essere approvato salvo eventuali prescrizioni aggiuntive che i funzionari della ASL dovessero reputare necessarie.
La bonifica o la rimozione e smaltimento dell'amianto sono operazioni che possono essere opportune in taluni casi ma necessarie o addirittura obbligatorie in altri.
Il criterio di valutazione è il tipo di materiale (compatto o friabile), la sua posizione (esterno od interno) ed infine il suo stato di conservazione.
Trascurare un problema di amianto può condurre a gravissime conseguenze per la salute di chi vive nell'ambiente che contiene il materiale, specie se si tratta di matrice friabile (mesotelioma pleurico): a seconda del soggetto potrebbe essere sufficiente anche una breve esposizione alle fibre per contrarre il mesotelioma che si manifesta in periodi lunghissimi (20-30 anni) quando diventa impossibile oramai intervenire con le cure.
I fattori che influiscono sui costi di una bonifica da amianto sono il tipo di bonifica, la matrice e la quantità di materiale.
A titolo indicativo ed a parità di quantità di materiale i costi minori sono quelli dell’incapsulamento del materiale compatto, mentre i più elevati e che richiedono tempi più estesi sono le rimozioni di materiale friabile.
In tutte le rimozioni occorre anche valutare l’eventuale costo del materiale sostitutivo.