Il termine “commensale dell’Uomo” deriva dal fatto che questi roditori vivono grazie alla presenza dell’Uomo.
Essi infatti si nutrono a spese di ciò che l’Uomo produce sia come rifiuti che come merce o comunque a spese di ciò che l’Uomo mette involontariamente a loro disposizione.
La diffusione della grande distribuzione alimentare e di conseguenza dei grandi depositi di alimenti sani o gettati nei rifiuti ha contribuito e contribuisce alla disponibilità di nutrimento.
Le tre Specie comunemente presenti negli agglomerati urbani sono:
Rattus norvegicus: Ratto delle Fogne, Pantegana ecc. (ogni regione ha la sua espressione dialettale per definire questa Specie).
Rattus rattus: Ratto Nero, Ratto dei Tetti.
Mus musculus: Topolino domestico, Topo.
Ognuna delle tre specie possiede aspetto, abitudini ed habitat diversi.
Il Rattus norvegicus ha le dimensioni maggiori dei tre: frequenta quasi esclusivamente le parti più basse degli edifici (cantine, fondi), le fognature, i greti dei torrenti, i terreni abbandonati scavando tane nel terreno.
E’ onnivoro, ottimo nuotatore (può risalire gli scarichi delle acque nere e fuoriuscire dai water), scarso o nullo arrampicatore, abile saltatore in caduta, quasi cieco, ha superbo udito (che è sensibile alle frequenze più elevate, quelle non udibili dall’Uomo come gli ultrasuoni), ottimo olfatto.
L’udito e l’olfatto sensibilissimi sono caratteristiche comuni a tutte e tre le Specie che possono quindi facilmente spostarsi al buio completo senza problemi.
L’utilizzo del tatto per gli spostamenti al buio è una caratteristica tipica del Rattus norvegicus che, infatti, si sposta quasi sempre rasente le pareti che utilizza come “guida tattile”.
Le percezioni del gusto sono molto particolari : non percepisce, ad esempio, il gusto amaro anche quello più spinto e questa caratteristica viene sfruttata nelle composizioni delle esche rodenticide alle quali viene aggiunto un amaricante (solitamente il Dimetonio benzoato) per provocarne il rifiuto da parte di Mammiferi non bersaglio come Cani, Gatti e naturalmente l’Uomo (bambini).
Il Rattus rattus è di forme un pò più aggraziate ripetto al suo consimile norvegicus .Ha abitudini completamente diverse: Abile arrampicatore, frequenta anche le parti alte degli edifici e spesso lo si ritrova nascosto nelle palme o comunque sugli alberi.
Curioso, sfacciato, non esita ad entrare negli appartamenti arrampicandosi per la grondaia, per i tubi del gas od utilizzando cavi elettrici, rami di albero che sfiorano i balconi o le finestre.
Predilige i cibi vegetali (frutta, verdura, cereali) ma non disdegna pane, biscotti.
Infine il Mus musculus, o Topolino domestico è decisamente il più simpatico dei tre oltre ad essere il più piccolo.
Ispiratore del celebre personaggio di Walt Disney (pare che Walt Disney creò Mikey Mouse proprio guardando un topolino domestico che si era intrufolato nella stanza dove stava lavorando) il Topolino domestico è il pù invadente dei tre.
Sfacciatissimo, curiosissimo, veloce, onnipresente, silenzioso, riesce a passare attraverso fessure di 5-6 mm evocando così la credenza popolare che “i topi non hanno ossa”…!!!”
Cibi preferiti sono le granaglie, i dolci, specie la cioccolata, l’olio di oliva, i liquidi zuccherini.
Pur con le sue ridotte dimensioni riesce a provocare danni al pari se non più degli altri suoi consimili a causa della sua formidabile prolificità.
A causa della sua abitudine di rodere in più sorgenti di cibo che trova nell’ambiente senza soffermarsi su di una in particolare, in passato, quando venivano utilizzati i vecchi princìpi attivi rodenticidi, ha manifestato resistenza alle esche topicide non assumendo la dose minima necessaria a provocarne il decesso.
In effetti oggi alcuni rodenticidi più antichi sono inefficaci vero M.musculus.
Salvo i casi ovvi di avvistamento diretto è possibile identificare quali dei tre soggetti ha frequentato un ambiente in base ad alcune semplici osservazioni che riportiamo nella sottostante tabella.
Inoltre, come potete osservare nello schema soprastante, c’è una sostanziale differenza nelle dimensioni degli escrementi delle tre specie.
Qui sotto potete scaricare una tabella esemplificativa del comportamento delle diverse specie, gli ambienti che infestano e i segni visibili che caratterizzano la loro presenza.
METODI CHIMICI:
METODI FISICI:
METODI PASSIVI:
Sì, ma solo se utilizzati nell’ambito di un piano generale di controllo Roditori che preveda uno o più degli altri metodi : risolvere un problema di infestazione SOLO con gli ultrasuoni è possibile solo in pochi casi.
Gli infrasuoni (vibrazioni a bassa frequenza trasmesse alle strutture mediante speciali apparecchi) in realtà simulano i movimenti preliminari dei terremoti inducendo i Roditori alla fuga: la loro efficacia è piuttosto discussa ed inoltre possono essere assai fastidiosi.
Le esche in bustine (pasta, sfarinato) vengono piazzate negli ambienti interni utilizzando gli appositi erogatori di sicurezza. Le esche in blocco idrorepellente vengono piazzate all’esterno sempre utilizzando gli appositi erogatori.
In entrambi i casi possono accedere ai prodotti solo le Specie bersaglio: inoltre tutti i prodotti rodenticidi contengono tra gli ingredienti una sostanza amaricante potentissima che dà loro un sapore amarissimo rifiutato da qualsiasi Specie tranne i Roditori che non percepiscono il gusto.
Non bisogna dimenticare, infine, che i princìpi attivi sono dosati per colpire animali del peso massimo di qualche centinaia di grammi: un aniamle di 1-2 Kg dovrebbe assumere una quantità di esca spropositata e comunque l’efetto repulsivo dell’amaro lo impedirebbe.
Il meccanismo di azione dei moderni prodotti rodenticidi è tale che normalmente l’exitus avviene all’aperto o nelle tane: tuttavia in caso di fortissime infestazioni è possibile reprire delle carcasse.
In questo caso è sufficiente contattarci per mettere in atto un intervento di recupero carcasse.
No, è una credenza popolare: in realtà, dato che i moderni princìpi attivi agiscono provocando emorragie interne ed esterne, può succedere che la Specie bersaglio sia disidratata al momento dell’exitus e questo ha alimentato la falsa credenza.