Tutti noi abbiamo avuto a che fare con piccioni e tortore e quanti vivono sul mare conoscono molto bene le evoluzioni dei gabbiani accompagnate dal loro tipico verso (garrito) che evoca paesaggi marini.
Il piccione (Columba livia) è il comunissimo e, sovente, fastidioso coinquilino dell'uomo in quasi tutte le città.
La coppia cova due uova di colore bianco deposte dalla femmina, per 21 giorni si alternano di giorno la femmina e di notte il maschio. I nascituri saranno alimentati dalla coppia per i primi 5 giorni con una specie di latte proveniente dal gozzo dei genitori e per i giorni successivi l'alimentazione sarà un mix tra latte, semi di grano, semi di granturco e altro che i genitori possono facilmente trovare.
In un mese i piccoli sono pronti per volare ed abbandonare il nido e solo dopo sei mesi sono in grado di riprodursi.
Questi uccelli se per certi aspetti possono costituire una attrazione turistica di alcune città (come nel caso di Venezia ma anche altre), dall'altro costituiscono un pericolo per l'igiene a causa dei loro escrementi, vettori di microrganismi patogeni e per il pericolo di propagazione di zecche o pulci.
Essendo una specie protetta non possono essere abbattuti e quindi l'unico modo per difendersi è quello di porre in atto tecniche per l'allontanamento utilizzando dispositivi dissuasori.
La tortora (Streptopelia risoria) è anch'essa comunemente presente in molte città anche se non è così diffusa come il piccione.
Il gabbiano (larus) ,tipico frequentatore delle coste, è presente anche nell'entroterra su laghi e fiumi.
Nelle città di mare non è raro trovarlo sui propri tetti e, sebbene il suo nutrimento tradizionale sia costituito da pesci, molluschi, insetti, vermi, l'inurbamento spinto lo ha indirizzato a nutrirsi di altri generi come gli scarti alimentari.
Questo fatto, oltre a spingerlo sempre più all'interno delle coste, provoca, secondo alcuni esperti, un inasprimento della aggressività che si manifesta in attacchi ad altre specie (piccioni, gatti, altri piccoli mammiferi o uccelli) ed a volte anche verso l'uomo.
Gli ecologisti giustificano questo atteggiamento come causa della difesa della prole.
Resta comunque assodato che sono sempre più frequenti le aggressioni subite ad esempio da tecnici antennisti o da residenti in attici con terrazzo: le dimensioni non modeste di questo volatile, i suoi escrementi...proporzionati alla mole sono tutti fattori che contribuiscono a provocare disagi a chi ne deve subire la presenza.
Il controllo dei volatili si svolge esclusivamente con metodi dissuasivi cioè provocandone l'allontanamento.
I sistemi utilizzati sono diversi:
- Meccanici
- Elettrici
- Visivi
- Acustici
- Chimici
Sono a loro volta costituiti da:
- Dissuasori a spillo
- Dissuasori a filo
- Reti di sbarramento
I dissuasori a spillo sono costituiti da stili di acciaio inox fissati su basi in policarbonato o in acciaio.
Vengono fissati sulle superfici da proteggere in modo da evitare l'atterramento del volatile.
Ovviamente possono essere utilizzati solo per superfici di appoggio non estese nelle due dimensioni ma solo in una (bordi di cornicioni, grondaie, strutture di sostegno, bordi di parapetto, fili, cavi, ecc.)
Analogamente i dissuasori a filo sono costituiti da fili di acciaio tesi poco al di sopra delle superfici da proteggere: valgono le stesse considerazioni evidenziate per i dissuasori a spillo.
Le reti di sbarramento sono di materiale molto leggero e di colorazioni varie a seconda del materiale sul quale vanno installate.
Si impiegano quando è necessario evitare l'ingresso dei volatili in ampie zone come il perimetro di cavedi, porticati, aperture in genere.
Sono costituiti da nastri in materiale plastico che recano sulla superficie due elettrodi ai quali viene applicata una tensione relativamente elevata ma di bassissima intensità.
I nastri vengono fissati ai contorni delle zone da proteggere ed il volatile che cerca di posarsi sul percorso del nastro riceve una debole scarica (simile alla "scossa" che riceviamo a volte scendendo dall'auto in giornate di bassa umidità) che lo allontana.
Si impiegano nei casi in cui è necessario un sistema dissuasivo invisibile (opere architettoniche, monumenti, chiese ecc.) per motivi estetici.
Il loro capostipite è stato il classico "spaventapasseri" usato da tempo immemorabile nei campi coltivati.
Sono a loro volta suddivisi in varie classi:
- Simulatori di animali antagonisti (uccelli rapaci, predatori vari)
- Oggetti riflettenti (strisce metalliche, specchi,)
- Generatori di bagliori luminosi (lampeggianti a più colori, laser)
Un classico esempio di sistema visivo è il nostro "terror eyes".
- Ad impulso esplosivo
- Generatori di gridi d'allarme o di predatori
- Generatori di ultrasuoni
Il primo tipo è costituito da un cannoncino alimentato a gas propano che genera delle esplosioni: viene utilizzato in spazi non abitativi (ovviamente) come campi coltivati, aeroporti, ripetitori tv, ecc.
I generatori di versi e grida sono apparati elettronici che riproducono i versi di veri animali predatori (registrati in digitale) amplificati: anche questo tipo di apparecchio viene utilizzato in ambito non abitativo.
I generatori di ultrasuoni vengono per lo più impiegati in spazi non aperti come capannoni, porticati ecc. in quanto all'aperto gli ultrasuoni si disperderebbero.
I repellenti in gel sono costituiti da prodotti forniti in cartucce e che vengono applicati sulle superfici con erogatori identici a quelli utilizzati per il silicone.
Mantengono per un certo tempo una consistenza gommosa ed appicicaticcia che infastidisce i volatili.
Il loro impiego non è molto diffuso a causa della rapida perdita di efficacia dovuta alla polvere.
Anche i repellenti spray non vengono molto utilizzati in campo professionale a causa della loro vulnerabilità all'acqua piovana ed alla rapida perdita di efficacia nel tempo.
Possono eventualmente trovare utile ed economica applicazione nell'uso domestico su balconi, terrazzi ecc.
Riportiamo di seguito una tabella comparativa dei vari metodi ed il loro campo di impiego.
METODO | APPLICAZIONE | VANTAGGI | SVANTAGGI |
Dissuasori a spillo | Zone lineari | Ottima efficacia Poco o niente visibili da lontano | Non adatti a proteggere ampie superfici |
Dissuasori a Filo | Zone lineari | Buona efficaciaPochissimo visibili da lontano | Non adatti a proteggere ampie superfici |
Dissuasori Elettrici | Zone lineari | Ottima efficaciaInvisibiliAdatti a strutture di pregio | Non adatti a proteggere ampie superfici Elevato costo Necessitano di alimentazione elettrica |
Simulatori visivi di predatori | Aree relativamente estese | Ottima efficaciaBasso costo | Molto visibili, non adatti a strutture di pregio |
Oggetti Riflettenti | Aree relativamente estese | Buona efficaciaBasso costo | Molto visibili, non adatti a strutture di pregio |
Luci elettriche Lampeggianti | Aree relativamente estese | Buona efficaciaCosto medio | Non adatti a strutture di pregio Necessitano di alimentazione elettrica |
Cannoni ad aria | Aree estese | Ottima efficacia | Adatti solo ad aree non abitate Costo elevato |
Ultrasuoni | Aree relativamente estese al chiuso | Buona efficacia | Non sono adatti ad aree aperte Necessitano di alimentazione elettrica Il costo può essere elevato |
Repellenti in Gel | Zone lineari | Ottima efficaciaBasso costo | Si inattivano dopo un tempo più o meno breve. Necessità di manutenzione e pulizia |
Repellenti Spray | Aree relativamente estese | Discreta EfficaciaBasso costo | Si inattivano dopo un tempo più o meno breve. Necessità di ripetere il trattamento periodicamente |