I pesciolini d’argento (Lepisma saccharina) costituiscono una forma arcaica di insetto ossia che non si è evoluta.
Sono comunissimi frequentatori delle nostre abitazioni e sovente li troviamo all'interno di tazze, bicchieri, zuppiere oppure all'interno di vasche da bagno, lavabo dando l’impressione che possano provenire dagli scarichi.
In realtà sia nel caso delle stoviglie che in quello dei sanitari la loro presenza è dovuta alla loro impossibilità a muoversi su superfici lisce.
Non sono pericolosi per i mammiferi ma possono provocare gravi danni a diversi materiali come carta, pelli, stoffe in quanto si nutrono di sostanze contenenti polisaccaridi (zuccheri, amido, cellulosa).
Capita di trovarli all'interno delle pagine di libri, specie se antichi, ai quali possono provocare seri danni.
I metodi di controllo si basano essenzialmente sulla loro cattura con apposite trappole o con l’effetto repellente di sostanze naturali come essenze o foglie aromatiche (Alloro, menta ecc).
In casi di infestazioni elevate si utilizzano le fumigazioni degli ambienti.
Molto utili gli interventi passivi volti a ridurre l’umidità (deumidificatori) e ad eliminare crepe, fori, fessure in genere dove possano nascondersi durante il giorno.
I tempi di intervento sono molto variabili dipendendo dalla estensione della superficie interessata e dalla complessità dell’ambiente: a titolo indicativo variano da poche ore a due-tre giorni.
Come già accennato sono invece importanti i provvedimenti atti a ridurre le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo della specie: umidità, presenza di carta accumulata, presenza di crepe e fessure.
Il controllo di L. saccharina diventa una necessità quando si voglia salvaguardare testi antichi allo scopo di evitare danneggiamenti irrimediabili: è consigliabile installare dispositivi di cattura che rappresentano un utile elemento per il monitoraggio. La presenza di una o più catture costituisce allarme affidando la soluzione ad una impresa specializzata.