Questo singolare nome è stato coniato dagli americani ("carpenter ant") ma rende molto bene l’idea delle sue abitudini.
Si tratta di una formica a tutti gli effetti sia come forma che, anche se non totalmente, come comportamento.
Come le sue meno aggressive consimili va in giro a cercare cibo formando lunghe colonne a doppio senso di marcia: l’unica abitudine che le differenzia è il fatto di costruire il formicaio scavando nel legno.
In realtà non scava solo il legno ma qualsiasi materiale tenero come, ad esempio, le coibentazioni in poliuretano o polistirene presenti come isolamento termico nelle pareti o nei sottotetti.
Un’altra, più antipatica, abitudine è quella, se disturbata, di rizzare l’addome verso l’alto in segno di minaccia e pungere utilizzando un aculeo posto sull'addome stesso provocando sensazioni non piacevoli.
La disinfestazione da formiche carpentiere si effettua trattando con insetticidi residuali i suoi percorsi abituali: è quindi molto importante trovare (e qui è basilare l’esperienza) i percorsi che sono sempre più di uno.
Assieme al trattamento residuale si utilizzano esche in forma di fine granulato o anche di gel che vengono piazzate lungo i percorsi ed in prossimità del formicaio in punti strategici dettati dall'esperienza.
Le esche sono formulate in modo da agire a distanza di tempo dall’ingestione per evitare che i membri di una colonia rifiutino il consumo vedendo morire le proprie simili ed anche perchè in questo modo le operaie hanno il tempo di nutrire, all’interno del formicaio, le regine.
La morte delle regine estingue la colonia.
La formica carpentiere si può riconoscere dal colore rosso-granata della testa e dal caratteristico “addome a cuore” oltre alla presenza (non sempre però evidente) di polvere di legno o di isolamenti termici in forma grossolana tipo “pepe macinato” assieme a frammenti di insetto.
La disinfestazione da formiche carpentiere deve essere iniziata non appena si notano i segni dell’attacco sopra descritti.
Le applicazioni possono essere iniziate in qualsiasi stagione ma è preferibile scegliere i mesi meno freddi (da Marzo-Aprile) quando iniziano le escursioni all'esterno ed è quindi più probabile colpirle con i trattamenti residuali.
Rinviare o trascurare il problema potrebbe essere pericoloso per le strutture di legno a causa del continuo aumento della dimensione della colonia la quale, raggiunto una certa estensione, dà luogo a formicai satelliti in altre zone.
Analoghe considerazioni valgono per gli isolamenti termici che, con il tempo, potrebbero essere completamente polverizzati con ovvie conseguenze di costi per il ripristino.