Ogni giorno riceviamo richieste da imprenditori, responsabili sicurezza e RSPP su come ci si deve comportare di fronte a questa emergenza e su come difendere dipendenti e clienti dal rischio di contagio.
Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che tutte le imprese, dal negoziante alla multinazionale, stanno attraversando in questi durissimi giorni.
Per aiutarvi ad affrontare al meglio questa situazione, abbiamo deciso di rispondere alle domande più frequenti.
Non si può dare una risposta unica: ovviamente ogni attività comporta fattori di rischio più o meno elevati in funzione delle mansioni svolte.
In generale, se il personale ha contatto con il pubblico (commessi, addetti agli sportelli, receptionist, addetti a consegne ecc.) deve indossare la mascherina naso-bocca tutto il giorno ed utilizzare i guanti monouso, mantenersi a distanza di almeno un metro dall’altra persona, possibilmente; in caso di receptionist, predisporre un vetro o un pannello di plastica trasparente come barriera tra sé e l’altra persona.
Purtroppo sappiamo che attualmente è quasi impossibile reperire le mascherine monouso, però si può supplire, momentaneamente, con foulard o fazzoletti: ricordiamoci che la funzione delle mascherine è quella di impedire l’inalazione di aerosol o microgocce emesse da chi ci sta di fronte, per cui non servono particolari proprietà filtranti. I virus non vengono bloccati da nessuna mascherina, ma bisogna bloccare i vettori che potrebbero propagarli.
E’ molto importante curare la pulizia e disinfezione delle mani obbligando il personale a lavarle all’arrivo, al termine della giornata, prima di eventuali pasti o pausa caffè; è importante, da parte dell’azienda, rendere disponibili nei servizi gli erogatori di detergenti, meglio se disinfettanti, e salviette di carta usa e getta.
Analogamente, sempre per il personale di ufficio, è importante obbligarlo a disinfettare la propria postazione pc (tastiera, mouse, scrivania) ponendogli a disposizione alcool denaturato al 60% ed abituarlo a svolgere l’operazione a inizio lavoro e al termine; arieggiare gli uffici due volte al giorno per mezz’ora aprendo tutte le finestre.
Le precauzioni possono essere meno restrittive se il personale non deve avere contatti con il pubblico (magazzinieri, operatori di officina e similari): per questi è comunque necessario l’obbligo del lavaggio delle mani secondo le regole esposte sopra.
Una nota particolare riguarda gli automezzi: sovente viene trascurato questo problema, ma è importante effettuare periodicamente la disinfezione almeno dell’abitacolo. Questa può essere effettuata irrorando l’abitacolo tramite gli erogatori spray per giardinaggio, con una soluzione di acqua ed amuchina, secondo i dosaggi riportati in etichetta oppure con salviette imbevute di alcool al 60%.
La sanificazione globale di una struttura è un’operazione abbastanza complessa.
Anche in questo caso vale il concetto di che attività viene svolta nell’azienda, che tipo di locali sono presenti, che tipo di merce nei magazzini, che tipo di apparecchiature sono presenti e molte altre.
Concettualmente, sanificare un ambiente significa applicare su tutte le superfici un prodotto battericida e virucida: le scelte sono diverse e possono consistere nelle soluzioni contenenti cloro, oppure alcool ed acqua ossigenata, alcool al 60% oppure altri disinfettanti in commercio.
Alcune superfici però mal sopportano certi prodotti, specialmente quelli a base di cloro che potrebbero essere corrosivi: inoltre apparecchiature elettroniche o elettriche sono incompatibili con i liquidi applicati o irrorati a spray.
Stesso concetto per le merci nei magazzini: nel caso di prodotti alimentari o farmaceutici, ad esempio, non è consigliabile applicare prodotti relativamente tossici come i cloro derivati.
Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di curare con molto impegno che le direttive imposte al personale vengano rispettate e rivolgersi ad una impresa per la sanificazione dei locali: questa ha le competenze, i prodotti e le attrezzature adatte ad ogni situazione e può svolgere in assoluta sicurezza per il personale, per le apparecchiature e per le merci la sanificazione di tutto il complesso aziendale.
Per esempio, per tutti gli ambienti cosiddetti “sensibili” come magazzini di alimentari, ambienti con arredi di lusso, sale esposizione con legni, stoffe, metalli pregiati, apparati elettronici o elettrici in uso od in costruzione e simili, noi utilizziamo ormai da tempo l’Ozono.
L’Ozono è un gas che viene generato sul posto mediante speciali apparecchiature ed è dotato di una potentissima azione battericida e virucida molto superiore a quella dei cloro derivati (amuchina, varechina) che già rappresentano una classe abbastanza potente di biocidi.
Essendo un gas ovviamente non bagna, non macchia, non lascia residui e soprattutto penetra ovunque, anche negli interstizi più nascosti.
Un’altra sua caratteristica “simpatica” è quella di essere anche un ottimo deodorante: infatti gli ambienti trattati, dopo l’evacuazione del gas, mantengono un sentore di “aria pura come dopo un temporale”.
Dove, invece, non sussistono problemi di ambienti sensibili interveniamo con aerosol (la cosiddetta “nebbia umida”) che sono una specie di surrogato del gas come diffusione e penetrabilità.
In ultimo, sulle superfici estese come pavimenti, pareti piastrellate, vengono irrorati i disinfettanti con micronebulizzatori.
Il tempo necessario ad una sanificazione completa dipende dall’entità delle superfici; per i trattamenti con ozono dipende dal cubaggio dei locali, quindi oltre che dalla superficie, anche dall’altezza dei soffitti.
A titolo indicativo, una superficie di 1.500 metri quadri richiede per la sanificazione normale dalle 5 alle 6 ore.
Per la ozonizzazione, un locale di 1.000 metri cubi corrispondente grosso modo ad una superficie di 120 metri quadri circa, con una altezza di soffitto di 7-8 metri, occorrono dalle 8 alle 10 ore (compresa l’evacuazione completa del gas con turboaspiratore).
L’effetto sanificante decresce nel tempo per via della naturale ricontaminazione ed è per tale motivo che, almeno in situazione di emergenza come quella attuale, proponiamo pacchetti di applicazioni settimanali per almeno un mese a prezzo scontato.
Sì, è necessario sospendere l’attività anche perché occorre spegnere le apparecchiature elettriche ed elettroniche, disattivare gli impianti antincendio e, nel caso dell’utilizzo dell’ozono, non deve assolutamente essere presente personale non addetto durante l’erogazione e la permanenza del gas.
Comunque, si cerca sempre di venire incontro alle esigenze del cliente, specie in questo momento, effettuando interventi notturni o in giorni festivi oppure, in caso di negozi, il giorno di chiusura.
Ovviamente il problema non si pone se l’azienda è chiusa e vuole approfittare dell’occasione per svolgere una sanificazione preparando così gli ambienti per la riapertura.
A livello nazionale sono in vigore le disposizioni generali che contemplano il fermo di determinate attività oltre a quelle di carattere generale per la limitazione della diffusione del contagio.
Non esistono attualmente disposizioni nazionali che obbligano alla sanificazione: tuttavia talune regioni e anche taluni comuni hanno emesso in maniera autonoma ordinanze specifiche in tal senso.
Si consiglia di consultare i rispettivi siti della regione o del comune di residenza aziendale.
Bisogna dire, comunque, che viene incentivata la sanificazione presso le aziende consentendo loro una agevolazione fiscale e potremmo quindi considerare tale iniziativa come un invito indiretto a provvedere.
Gli incentivi consistono in un credito d’imposta pari al 60% della spesa sostenuta per svolgere le operazioni di sanificazione, sino ad un ammontare di 60.000€.
Per accedervi si può conferire l’incarico di sanificazione ad una azienda specializzata che emetterà la fattura specificando lo scopo della sanificazione.
Attualmente non vi sono ulteriori elementi su questa iniziativa e stiamo attendendo i decreti di attuazione dove saranno indicati i dettagli sulle modalità di fatturazione, di pagamento, ecc.